venerdì 21 marzo 2008

Un po' di me...

Passerò la Pasqua a Firenze ma, mentre io scrivo sul blog, nella mia città succede ciò che i Tarantini vivono con un'emozione attesa per tutto l'anno.
Durante la settimana santa, Taranto rivive la tristezza e la gioia, sentimenti propri, per chi ci crede, del periodo della Quaresima e della Pasqua. I riti che caratterizzano la Settimana Santa tarantina sono organizzati da una confraternita della Chiesa del Carmine.

Già nel pomeriggio di giovedì santo, coppie di confratelli incappucciati e scalzi (perdoni) escono dalla chiesa a lunghi intervalli ed effettuano un pellegrinaggio verso le maggiori chiese del Borgo e del Centro storico dove sono allestiti i sepolcri. I perdoni sono così chiamati per il loro abbiagliamento e il bastone che ricorda quelli dei pellegrini che si recavano a chiedere il perdono.
Nella mezzanotte fra giovedì e venerdì santo parte la processione dell'Addolorata: centinaia di persone aspettano l'uscita della statua dalla chiesa di San Domenico nelle anguste vie del centro storico. Parte così una processione notturna dietro la bellissima e preziosa statua dell'Addolorata che si conclude alla chiesa del Carmine.

Una seconda processione, quella dei Misteri, con le statue raffiguranti i vari momenti della Passione di Cristo, parte invece dalla chiesa del Carmine e procede per tutto il borgo, e fa una sosta di preghiera nella chiesa di San Francesco di Paola, dove l'atmosfera si sente austera e pesante, quando i perdoni estenuati dal cammino scalzo e dal peso delle statue, contemplano la morte di Cristo e condividono un infinitesimo della sua sofferenza.
Questa processione termina sabato mattina alla chiesa del Carmine, dove la preghiera continua fino a mezzanotte quando le campane annunciano che Cristo è risorto!

Entrambe le processioni sono lentissime perchè i perdoni "nazzicano" ovvero camminano in maniera così lenta da dondolarsi a ritmo di musica funebre da un lato e dall'altro senza difatti muoversi in maniera apprezzabile. Una banda accompagna con marce funebre e il suono di una "troccola", uno strumento musicale popolare a percussione guida il corteo.

Per me un'emozione come poche! Auguri per una Pasqua davvero bella!
Freethinker

































Nessun commento: