giovedì 23 ottobre 2008

Qualcosa non torna...



Ora... l'avevo sentito già al tg 3 toscana ma... L'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI FIRENZE NON ERA VICINA AL DISSESTO FINANZIARIO?
Evidentemente c'è qualcosa che non va nel modo in cui siamo informati o da una parte o dall'altra. Mah! Pensiamoci su...

sabato 4 ottobre 2008

Dopo una settimana a Firenze

... O Puglia Puglia mia tu Puglia mia, ti porto sempre nel cuore quando vado via...

e subito penso che potrei morire senza te...


sabato 9 agosto 2008

Mmm... che bello il sabato mattina senza far niente a casuccia! Oggi pausa da questo mare così bello che stanca: stanca il fisico sempre colpito dai raggi solari così forti e stanca i sensi, così abbagliati da tanta bellezza del mare e del cielo. Così stasera ho tutte le energie per affrontare la nottata in spiaggia: grigliata e cocktail party!!


E a voi pischelli come va? Si fa vacanza, eh? Sardegna, Grecia, Spagna e bravi bravi...

Io mi godo il mar Ionio, con gli amici di sempre e poi fra pochi, pochissimi giorni, solo 9... parto!!!

Gli STATI UNITI D'AMERICA mi aspettano... e Baltimora sarà la mia città per un mesetto!

A presto!

Vs. sempre e comunque Freethinker (in vacanza!)

sabato 28 giugno 2008

Sketch tarantini (fantastici!!)


Dal blog di Taranto Nostra

Antologia di discussioni sugli autobus (da noi detti anche pullman!!) tarantini.



Due ragazzini si incontrano e....
“Beh! Ajiere sere … Tutt’appò?”
“Statte citte và, no me fa penzà… sciàme a case… jiedde s’azzette s’u divane… jie vòce intre a cucine e pigghie do birre… jiedde appena le vede s’arrevòte totte…. Me mette ‘u muse …. Po jie le fazze: “Ce jiè?”

e l'altro...
“Naaa com’è ce jiè, ca tu manghe l’è addummannate ci vuleve quarc’otra cosa?”
“E c’è dummannave a fa…ca jie sule a birre tenève!”
“Però u sapìve… A putiv accatta' na buttiglie' de .....come se chiàme...
“Come se chiame c'è cose?”
“...de sciamperigno' ??”

(Evidente mix tra le parole “champagne” e Dom Perignon”)

Due signore:
Uè! Madò c'è piacere! Come stè?”
“eh! sciàme mègghie!”
...
“ma pò c'è è fatte? E fatte a domande d'invalidità?”
“Siiiiiì! u' mièdeche m'a fece fà”
“E la stè pigghie già?”
“None ancora, ma l'otre giurne agghie sciù addummannate e m'anne ditte ca le solde l'anne già distanziate!”
e un signore che ascoltava:
e ci l'hanne "distanziate" va vì quanne le pigghie!!!

Due amici, di vecchia data, parlano della loro gioventù rievocando luoghi e persone, e anche amici:
Madò, qualche vòte ma scè chià a Pascàle?”
“Naaaa! Ma te n'è scurdate ca quidde mòrse?”
“Morse?...ca c'è ere nu cane?”

Due signori sulla cinquantina s'incontrano alla fermata del pullman e uno dice all'altro:
Stoc’aspette n'amic ca n'ammà scè fa na' birre. A venè?
L'altro tentenna un po’ e quindi il primo sentenzia:
Cè a scè fà a' case?... C'è a na cert'ore ti pigghjè u' latte !?!


Era il periodo di natale e tre signore/amiche stavano parlando di profumi da regalare ai mariti...

Ije stè penzave a na confezione completa, sapone da barbe, dopobarbe, bagno schiume e profume de Sergio Tacchino
e l'altra:
No, no me piace ca svapore subbete! Ije stè penzave a "Dolceggabbiane
No è troppe penetrande! Care ci pe care è megghie Aquadiggiò, è bbell' friscke
la terza, che fino a quel momento era stata zitta:
Qual'è quidde penetrande? ca pe mariteme avessa scè bbuene!

Una signora provava invano ad obliterare il biglietto, poi esclama: “Non entra!
Un signore vicino a lei prende il biglietto e .... riesce ad obliterarlo, con un sorriso malandrino restituisce il biglietto alla signora dicendo: “Signò! Pe ste cose ci volene le maschele!

Due signore/amiche si incontrano. Una è vestita di nero...
Cià! Come stè? l'otra sere t'agghie viste e scìve pure vistùte a nere, ma...ci t'ha muerte?

Un borseggiatore sale di corsa sull'8 creando scompiglio nei passeggeri e grida: "Fermi tutti!!! Questa è una rapina!!!"
Si alza dal fondo una signora, tutta spaventata e fa: "Chit'ha bivv'!!! Maledett'a tte maledett'!!! M'è fatt' pigghjà nu tocc'!!! M'penzav' ca ev u condrollor'!!!


giovedì 19 giugno 2008

Da "La Stampa"...

Una gaffe su Montale
inaugura la maturità
Ieri mezzo milione di studenti ha svolto la prima prova scritta
Errore sulla traccia ispirata a «Ripenso il tuo sorriso»


MARIO BAUDINO
«Nella prima strofa il poeta esprime, in una serie di immagini simboliche, da una parte la sua visione della realtà e dall’alta il ruolo salvifico e consolatorio svolto dalla figura femminile». Questo dice, al primo paragrafo della «analisi del testo», il tema d’italiano proposto ieri per la Maturità e dedicato a una notissima poesia di Eugenio Montale dagli «Ossi di seppia», «Ripenso il tuo sorriso», già presente nell’edizione del 1925. Passi per la visione della realtà, ma la figura femminile non c’entra per nulla. Il ministero dell’Istruzione, questa volta, l’ha fatta grossa: la formulazione del tema, con tutto l’apparato di aiuti per la comprensione, è sbagliata dall’inizio alla fine. Non ci sono donne in «Ripenso il tuo sorriso», che è infatti dedicata a un maschio, anzi per la precisione a un ballerino russo. Chi ha un po’ di pratica con Montale lo sa benissimo, anche senza dover consultare il testo critico pubblicato nell’80, per Einaudi, da Gianfranco Contini e Rosanna Bettarini col titolo «L’Opera in versi».

C’è di più: il componimento è stato sempre pubblicato, nelle varie edizioni degli «Ossi», come l’aveva voluta il poeta, e cioè con la dedica «a K.». Gli esperti del ministro Gelmini, per qualche insondabile motivo, l’hanno invece lasciata cadere. E di lì in poi, via con le speculazioni sulla figura femminile e sulla «pensata effigie della donna», che in molte scuole hanno provocato sconcerto: almeno dove i docenti si sono accorti della gaffe e hanno cercato di porvi rimedio, spiegando come stavano le cose. Non è un’impresa improba: basta la nota che c’è a pagina 1070 del Meridiano Mondadori dedicato ai versi del poeta. Si legge: «”K.” è il danzatore russo Boris Kniaseff, che Montale conobbe a Genova dopo averlo ammirato al Teatro Verdi mentre lavorava nella compagnia di Maria Jueva». Si può aggiungere che è nato a San Pietroburgo nel 1900, è emigrato nel ‘17, è morto a Parigi nel 1975, e Montale parlò di lui trent'anni dopo in un articolo sul «Corriere d’informazione».

Va aggiunto, a scanso di equivoci, che era felicemente sposato con una prima ballerina. L’ipotesi che gli esperti del ministero abbiano voluto coprire con un velo di pudore un particolare ritenuto, chissà perché, imbarazzante nella biografia di Montale è quindi da escludere tassativamente. Pensare a un’incredibile distrazione, però, resta altrettanto difficile: nella poesia - basta leggerla - nulla suggerisce un’immagine femminile. «Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida» il primo verso, potrebbe essere neutro. Però la seconda quartina inizia così: «Codesto è il mio ricordo: non saprei dire, o lontano,/ se dal tuo volto...». Eccetera eccetera. «O lontano» è un vocativo, pur senza acca. Maschile. Dice anche (al ballerino russo) «sei dei raminghi che il male del mondo estenua». Insomma, la sintassi sarà un po’ difficile, però il senso è chiaro. Basta leggere, la poesia non nasconde proprio nulla.

Si sa che l’operazione maturità è complessa: c’è una commissione, in cui siede anche il ministro dell’Istruzione, che deve preparare 912 tracce diverse per le varie scuole indirizzi, avvalendosi di consulenti per ogni area di competenza. Ed è persino consuetudine che il ministro, per le materie più importanti, si riservi l’ultima parola. Un mare di tracce, un mare di gente. Chissà, forse era uno scherzo.


No vabbè... (NdB) (...dove B sta per BLOGGER!!)

domenica 15 giugno 2008

Di tutto un po'

Non solo il dì ma anche la serata volge al declino insomma... ho sonno ma è presto quindi studio ancora un po'... esco? macchè! Siamo impazziti? Per piacere! Ho gli occhi rossi come un topo da laboratorio e la mia fotofobia tollera solo gli UV della lampada "da bravo studente" che illumina il libro!
Ora... senza esagerare... devo dire che questa benedetta Istologia impegna e non poco però dai in fondo le cose mi piacciono, ho scelto io di studiare, non mi ha costretto nessuno, et cetera et cetera. Non so se iscrivermi fra gli ultimi del 25 o fra i primi del 9 luglio... mah! Cmq ho un'altra settimana per decidere.
Oggi ho cominciato il ripasso di citologia... è inutile dire che tutto quello che avevo accuratamente studiato ormai a marzo, prima che l'esame di anatomia incombesse, l'ho bello e dimenticato e mi tocca rivedermi tutto daccapo e questo mi scuote veramente l'anima (rimaniamo "polite"!)

Qui a casa il mio coinquilino continua a sbroccare con la matematica e con l'anatomia e anche lui rappresenta un esemplare di studente universitario visibilmente esaurito dallo studio mentre continua a dire: "le facoltà scientifiche non sono per tutti, le facoltà scientifiche non sono per tutti..." porino!

Dopodomani (o doman l'altro come dite voi!) sarò pure costretto a fare l'esame di BLS alle 21... MA SI PUO'? L'esame che coincide con la partita dell'Italia... mio unico elemento di sfogo in cui sono autorizzato a urlare e a inveire più che posso... niente pure quello! A proposito: PROPONGO L'ABBATTIMENTO DI DEL PIERO come si fa con i cinghiali pericolosi... perchè non è possibile che lui esista in campo solo se davanti a lui gli corre lo stipendione della Juventus.

Cambiando drasticamente discorso, ogni tanto mi rendo conto che un anno è già passato... grandioso! (oddio restano gli esami ma quelli sono solo un piccolo inconveniente da nulla!) Un anno in cui la mia vita è radicalmente cambiata, in cui ho conosciuto una quantità enorme di persone tutte con le loro caratteristiche positive che mi piace tanto apprezzare e il bello del nostro corso è che non finiremo mai di conoscerci tutti! Quasi quasi mi vien voglia di tornare a lezione... Ma ora facciamoci seraficamente i nostri esami come si conviene e lasciamoci trasportare dalla vita ai prossimi eventi belli (quegli altri scanziamoli, su!)
Un saluto a tutti gli studenti ;-) e in bocca al lupo!
Flavio (Freethinker)

mercoledì 11 giugno 2008

Un c'è furia!

Ore 9.10 dell'11 giugno, ancora 57 iscritti a Istologia...
TROPPO POCHI!!
Forza... ancora ancora ancora!!

martedì 10 giugno 2008

O! say can you see by the dawn's early light...


USA are waiting for me!
(proff non mi bocciate!)

mercoledì 4 giugno 2008

Tributo a Taranto (...quell'angolo di mondo più di ogni altro mi allieta...)



Digressione


Studio e vado a letto, mi alzo e studio... no così non si può...

ma alla fine, le cose staranno veramente come le studiamo noi?
...
Freethinker is out of service!!

domenica 1 giugno 2008

Bellamore - Riccardo Sinigallia

Scusate il video... non è il massimo, ma la canzone sì...almeno per me!

I miei eroi

... l'Istologia distrugge...

domenica 25 maggio 2008

Blog terminabile e interminabile...

Solo ora che il prof. ha pubblicato una pagina condivisa contente i commenti dei bloggers del corso di informatica, mi sono ricordato che qualcosa la volevo scrivere anche io... anche senza entrare nella pagina condivisa perchè il mio non è un vero e proprio commento!

In effetti in questo ultimo periodo la mia attività di blogger si è un pochino intensificata, un po' perchè prima c'era l'esame di anatomia che premeva, ma anche perchè non mi preme che questa esperienza dei blog finisca.

Il corso mi ha aperto una porta sull'Informatica di cui ignoravo l'esistenza. Per le implicazioni che l'Informatica ha nella società potrei definire questo corso... Sociologia informatica, o Antropologia oppure Informatica applicata alla Medicina. CI SIAMO ALLORA!
Non che il web 2.0 c'azzecchi per forza qualcosa con la Medicina (e comunque c'azzecca molto!) ma perchè la mentalità che c'è dietro al web 2.0 rientra in quella che secondo me dovrebbe essere la formazione umana alla professione medica: maturare uno spirito di condivisione elevato, attraverso la collaborazione fra "pari"; imparare ad aggiornarsi e i mezzi con cui farlo; imparare a conoscere il mondo attorno a sè e le sue rapide evoluzioni in una maniera altrettanto veloce; usare le conoscenze anche servendoci dell'intuizione; imparare a collegare tutte le varie branche del sapere e del pensiero umano e riconoscere che sono tutte contenute nell'uomo comune (mi viene in mente il prof: un fisico che parla di Leopardi, di Michelangelo e insegna Informatica... mah!!). Senza scordarci che questo corso ci ha fatto venire a contatto anche con il mondo della clownterapia, dandoci un grosso input!

Tutte queste cose il medico DEVE tenerle presente e, in un continuo "update" di sè, inseguire il sogno (?) di essere il medico vero: salde conoscenze di base, continuo aggiornamento, approccio umano al paziente (il malato si cura, la malattia si distrugge... non accade spesso il contrario?), diagnosi e terapie corrette, collaborazione con i colleghi e, nei loro confronti, tanta umiltà.

L'esperienza dei blog può anche finire quindi, ma non la mentalità che sorreggeva tutto il discorso.

Comunque... credo che il mio blog non lo cancellerò, mi ci sono un po' affezionato! Magari cambierà un po' ma... vedremo!

Grazie a tutti! Vs. Freethinker

sabato 24 maggio 2008

Open letter to the physicians of the world

Riporto in italiano una "lettera aperta ai medici del mondo" scritta da Berci, un nostro collega ungherese studente di medicina autore di un "medical blog" tutto in inglese e quindi internazionale. E si vede! Provate a guardare tutti i riconoscimenti che ha avuto per il suo blog nell'home page. Perfetto per i contenuti del nostro corso di informatica! E la lettera è un fantastico manifesto della medicina 2.0. Molti dei link sono alle pagine del suo stesso blog. Ringrazio Berci per l'autorizzazione alla traduzione. Thanks Berci!



Cari medici professionisti,

Vi scrivo per spiegarvi perchè usare le caratteristiche del Web 2.0 nella vostra pratica.

Sono abbastanza sicuro che il Web 2.0, la nuova generazione dei servizi web, giocherà un ruolo importante nel futuro della Medicina. Gli strumenti del web, i siti delle comunità di esperti i “medical blog” e le pagine wiki possono facilitare il lavoro dei medici, degli scienziati, degli studenti di Medicina o dei divulgatori scientifici. Noi, “medical blogger” crediamo che la nuova generazione dei servizi web cambierà il modo in cui si pratica la Medicina e la maniera in cui ci si prende cura della salute.

Nel campo della Medicina, la cosa più importante è ottenere le giuste informazioni in maniera puntuale. Con gli strumenti, i servizi e i siti del Web 2.0, questo diventa più facile e ancora più comodo. Quei medici che vogliono essere aggiornati nei loro settori, dovrebbero essere aperti ai miglioramenti e alle nuove opportunità del “world wide web”.

Diamo un’occhiata a come potete usare questi strumenti nella vostra pratica.

La maggior parte dei medici e degli scienziati, per quello che ne so, fanno riferimento a PubMed, di volta in volta, per cercare le vecchie nozioni e vedere se ci sono nuove aggiunte al database. Se usate la funzione “Save Search”, potete ottenere i vostri aggiornamenti da PubMed via e mail o RSS. Non dovete cercare di continuo, ma solo aspettare, e nient’altro, il vostro messaggio contenente l’articolo più recente del settore che vi interessa.

Se dovete seguire molti giornali e riviste online, allora dovreste cominciare ad usare gli RSS. È la maniera migliore e più comoda per ottenere le informazioni desiderate automaticamente e questo significa poter leggere gli articoli delle riviste mediche in uno spazio unico.

I medical blog (giornali del web o diari in internet) forniscono contenuti ed esprimono opinioni sulla cura della salute che non potreste mai trovare su un giornale medico. Data l’enorme quantità di “medical blog” e poiché non avete assolutamente tempo sufficiente per visitare tutti questi blog e gli altri siti, i “blog carnival” sono creati apposta per voi! Queste sono collezioni dei migliori interventi riguardanti un argomento, di volta in volta.

Leggendo i blog è anche più facile e più comodo ottenere i “podcast” e i “videocast”. Un podcast è un file audio portatile (il videocast è un file video) da sentire mentre si sta lavorando, studiando o quando si è seduti, imbottigliati nel traffico. E questi sono solo alcuni esempi delle peculiarità del Web 2.0, o della cosiddetta Medicina 2.0.

Potete anche dare il vostro contributo a mettere su il futuro dell’istruzione medica in Second Life, il mondo virtuale: studenti di medicina tirocinanti e infermieri in un centro medico virtuale.

Potete esplorare fra le grandiose pagine wiki sulla Medicina create e tenute in aggiornamento dai medici da ogni parte del mondo (potreste partire con Ask Dr Wiki). Questi sono database messi su specificatamente per medici che non sono esperti di Informatica ma vogliono fare ricerche mediche in maniera semplice. Inoltre motori di ricerca (come Google, Yahoo) non selezionano fra queste risorse, così molti risultati delle ricerche mediche possono essere irrilevanti. Ma molti motori di ricerca di Medicina usano le risorse “peer-reviewed” (dove le revisioni avvengono fra “pari” ossia da persone competenti nello stesso campo, nella fattispecie da studiosi di Scienze mediche NdT) e i siti selezionati dagli esperti forniscono per lo più informazioni mediche attinenti e affidabili di ottima qualità.

Il Web 2.0 è basato sulle comunità e la collaborazione, ecco perché dovreste unirvi a una delle migliori comunità mediche su Tiromed.com.

Fate una domanda ad un consulente o diventate voi stessi consulenti. Caricate (sul sito) il vostro Curriculum Vitae e troverete collaboratori da tutto il mondo, o un lavoro attraverso questa comunità.

Spero che siate aperti a queste opportunità e che capiate perché è così cruciale l’uso di questi strumenti per tenervi perfettamente aggiornati nel vostro settore. Vi prego di farmi sapere se avete domande da farmi o volete ulteriori informazioni su questi trucchi e metodi. Aspetto di leggere la vostra risposta.

Saluti,

Bertalan Meskó
Studente di Medicina

Medical and Health Science Centre
Università di Debrecen


mercoledì 21 maggio 2008

Google health


Oggi pomeriggio è più forte di me ma Istologia non riesco a studiarla... ma fra un po' mi costringerò perchè le cose da fare sono davvero tante e i miei sensi di colpa aumentano!!

Ma girellando sul web ho notato un'altra risorsa di Google che voglio segnalare:
Se il progetto lanciato dagli sviluppatori di Google nel febbraio del 2008 ha successo, potremmo avere a che fare con questa risorsa durante la nostra carriera medica... intanto potremmo usarlo per noi stessi!

Google health è una risorsa in versione beta, quindi non ancora definitiva ma in ultima sperimentazione e che permette il commento da parte degli utenti. Il servizio consente a chiunque, gratuitamente, di creare un profilo contenente le informazioni sanitarie personali, come le cure mediche effettuate e le patologie che si sono verificate negli anni. Contribuisce anche alla divulgazione scientifica, in quanto permette di consultare fonti informative relative alle varie patologie e problematiche mediche (il servizio è, fra l'altro, in collaborazione con la U.S. National Medicine Library, la stessa di PubMed).
Negli Stati Uniti permette di importare le proprie cartelle cliniche dagli ospedali che utilizzano le API di Google; chissà... forse un giorno anche noi useremo Google per avere sotto controllo la nostra situazione clinica o quella dei nostri pazienti!
Un'altra possibilità che offre Google Health è quella di cercare medici generici e specialisti attraverso il servizio di Google Local search.

Al proposito, vi segnalo un post di questo blog che è molto interessante anche perchè è tenuto da uno studente di Medicina ungherese con la passione della Genetica, che è ganzamente riuscito a fare uno fra i blog medici più letti al mondo.

Mah mi sa che torno a studiare...
Cheers!
Flavio o Freethinker ;-)

Scena agghiacciante...

Io protesto! Ieri l'altro ho assistito ad una scena agghiacciante: era martedì, ora di pranzo, nel pomeriggio esercitazioni di tutti i tipi al Cubo, Genetica, Istologia. E' normale che gli studenti preferiscano rimanere in zona o proprio all'università invece di tornare a casa.
PERO' tutti questi baldi 20enni buttati sul pavimento del Cubo (luogo di una tristezza più unica che rara, non so se l'Università di Firenze ha un luogo più triste per far stare gli studenti) con i tristi libri aperti, con una mano che tristemente indicava un osteocita o un eritrocita o una fase di sviluppo embrionale e un'altra che stringeva un tristissimo panino in quel luogo triste e dopo, i più audaci, osavano sorseggiare un tristissimo caffè dalla triste macchinetta del triste Cubo.

No ragazzi... così non va! La pausa pranzo è sacra... non cominceremo ad esaurirci già da ora... no no... no no... via la tristezza! Ecco le minime regole per una pausa-pranzo gratificante e rifocillante:

- staccarsi dai libri;
- uscire dal Cubo;
- mangiare seduti ad un tavolo o almeno su una sedia magari in un bar o a mensa;
- bere un caffè decente pieno di tanta buona serotonina;
- ridere e chiacchierare con gli altri!


Byeeeee! ;-)

sabato 10 maggio 2008

Why Linux is better


Finalmente ritorno sulla scena virtuale, dopo aver penato sul libro di anatomia e passato l'esame! Ieri sono stato all'ADE di Informatica che prevedevo già fosse stravagante e interessante al tempo stesso: quell'oretta sul prato ad ascoltare il prof. che passava da Leopardi a Michelangelo all'etica hacker, all'open source, alle tre parole d'ordine Stupore, Passione, Perseveranza.

Tutto questo, oltre ad abbronzarmi ;-) , mi ha davvero coinvolto perchè l'Informatica è l'espressione più autentica della società moderna, molto più di quanto noi possiamo pensare, specialmente quando i corsi di informatica parlano del solito Office o poco di più...
Fra le cose che ho scoperto c'è sicuramente Linux. Ho trovato su StumbleUpon un sito: www.whylinuxisbetter.net: già il titolo dice tutto. Per quello che ho capito io, ecco un riassuntino:
1) Linux è meno predisposto a "infezioni virali" (siamo quasi medici no?) di quanto lo sia Windows. Questo perchè, a quanto pare, a) la Microsoft è maggiormente vittima di attacchi da parte dei pirati; b) Linux ha un sistema di protezione dei dati che richiede l'inserimento di una password che quindi limita molto le modifiche esterne; c) Linux è opensource: tutti possono provvedere a modificarlo e a "vaccinarlo" da possibili virus circolanti.

2) Linux è molto meno soggetto ai crash rispetto a Windows (si impalla meno!). Il sito non spiega il motivo tecnico. Si sa però che ogni volta che esce sul mercato una nuova versione di Windows, è sempre peggiore della precedente, almeno all'inizio. Questo perchè i sistemi operativi necessitano di un collaudo degli utenti che spesso dà esito negativo e necessita dei famosi aggiornamenti. Linux è continuamente aggiornato e aggiustato dagli utenti più esperti, secondo le esigenze della massa.
3) E' gratis :-D E la pirateria (così diffusa con Windows) rimane sempre un reato.

4) La "General Public Licence" permette di perpetuare il programma praticamente in eterno; con Windows invece si è vincolati alla Microsoft. Se questa decidesse di chiudere o di cambiare politica, tutti gli utenti di Windows sono vincolati all'azienda.
5) Linux comprende, al contrario di Windows, una serie di programmi applicativi e quindi non richiede ulteriori installazioni (e ulteriori licenze).
6) Il supporto tecnico è gratuito e illimitato: non pochi eletti, bensì la "massa" ha sviluppato Linux. L'assistenza su Linux è data dalla "massa" stessa. Si va su internet, si cerca un po' e i problemi si risolvono.

7) Da quello che mi pare, usando Linux in sala informatica del Cubo, non gli manca la giusta interfaccia grafica e usarlo è abbastanza intuitivo e rilassante (fattore importantissimo per un sistema operativo o applicativo).

Ah che bello: ho letto un po' qualcosa su Linux, spero di attendibile! Altrimenti... fatemelo sapere!
Good luck everyone! Vs. Freethinker

giovedì 1 maggio 2008

Lezione di anatomia (?)

Protesto: uff basta anatomia!

mercoledì 16 aprile 2008

Slide enzimologia - prof. Liguri: contrordine!

Per disposizioni del prof le slide saranno disponibili SOLO in uno dei computer della prima fila a destra dell'aula informatica.

Ciao a tutti! Flavio ;-)

sabato 12 aprile 2008

"L'umorismo è il più eminente meccanismo di difesa." Sigmund Freud


I Dottori che tante volte ho incontrato, quelli con l'aria arrogante e con sguardo sprezzante verso i pazienti, anche se capaci di perfette diagnosi, hanno ormai, per fortuna, vita breve. A me purtroppo è spesso mancato l'approccio umano da parte del medico nelle mie esperienze in ospedale da bambino, eppure ne sentivo fortemente la necessità.

Ma la civiltà sta capendo, con grande disappunto della Medicina occidentale (civiltà non è sempre uguale a Occidente), che la prima terapia sul paziente è quella della cura umana ed empatica. Figuriamoci se aggeggi complicati come i nostri organismi non hanno in sé la soluzione a tutti i problemi. Forse il compito delle figure mediche è solo quello di stimolare l'organismo a difendersi. Di “cura” ed “empatia” si è parlato al seminario che il nostro ganzo prof ha tenuto martedì 8 aprile e che ha presentato la realtà della clownterapia di "M'illumino di immenso". Questo è un progetto realizzato in collaborazione con la nostra università dall'associazione artistica Castellinaria: due “clown-dottori” accompagnano studenti di Medicina e delle Professioni Sanitarie nei reparti di pediatria e di neonatologia per renderli consapevoli del grande beneficio che si ha sulla salute quando si sta bene “con l'umore”. Una cosa che mi colpiva leggendo i resoconti delle splendide giornate ( forse sono loro ad averle rese splendide!) di “Nuvola e Formaggino” è il fatto che ogni bambino viene chiamato per nome, dandogli quindi un'identità non solo clinica, ma umana! Hanno proprio centrato il segno!

Ormai è ampiamente verificato “empiricamente” che “iniezioni di allegria”hanno implicazioni fondamentali nella cura delle patologie ma siccome gli scienziati pretendono sempre spiegazioni biochimiche a tutto, gli studi si stanno sviluppando, ed ecco un articolo molto interessante, su un sito altrettanto utile per chi ne vuole sapere di più sulla clownterapia.

Magari diventassimo tutti clown-dottori o semplicemente medici “empatici” che, come dice Umberto Veronesi nel suo ultimo libro, sanno “guarire con le carezze”. Abbiamo ancora molti anni per affinare queste capacità e, se vogliamo, per accrescere il nostro “know how... to care about others”!


venerdì 4 aprile 2008

Come avrebbe detto la mia prof di inglese: MISSING CONTEXT! (compito 5)


"La matematica è l'unico linguaggio universale!"

Non se lo meriterebbe davvero quel disonesto, ma inizio questo post con una citazione del mio professore di matematica di I liceo scientifico, ingegnere elettronico. Questa fu probabilmente l'unica frase intelligente dell'anno scolastico e fu pronunciata ai colloqui davanti a mio padre il quale, ingegnere anche lui, rimasto affascinato, fu disolto dalla mia preghiera di infamarlo a voce alta per tutto l'istituto (poche speranze a priori che mio padre alzi la voce...)

Un linguaggio ha le sue regole, la sua grammatica e deve formare frasi di senso compiuto che abbiano riscontro nella realtà, altrimenti sono frasi che si dimenticano. Quest'ultimo punto è quello in cui i ragazzi si trovano persi. Che senso ha un'equazione di secondo grado, uno studio di funzione, un integrale, i ragazzi escono dal Liceo Scientifico ITALIANO e non lo sanno. Insomma il contesto si perde per strada. Anche secondo la professoressa Zan dell'Università di Pisa la difficoltà di apprendimento della matematica è la mancanza di un contesto (da Ulisse):

"Un possibile motivo comune per questi comportamenti può essere il percepire la matematica come una disciplina che sfugge al proprio controllo: a sua volta questa percezione di incontrollabilità può provenire da convinzioni su di sé molto negative (‘sono negato’, ‘non ci ho mai capito nulla’, ecc.: quello che si chiama uno scarso senso di auto-efficacia), o da una visione della matematica come disciplina di prodotti scollegati tutti da ricordare, e quindi di per sé incontrollabile. Anche se spesso nei ragazzi con difficoltà questi due aspetti sono entrambi presenti, è comunque diverso il peso che hanno, ed è chiaro che l’intervento dell’insegnante dipenderà dalla particolare ‘combinazione’ che caratterizza lo studente. Così se prevalgono le convinzioni negative su di sé, bisognerà lavorare su quelle, e permettere all’allievo di ricostruire il suo senso di auto-efficacia: certamente questo lavoro di ricostruzione avverrà nel contesto della matematica, ma i contenuti possono essere i più vari. Se invece prevale una visione della matematica come disciplina di prodotti scollegati e quindi da memorizzare (cioè di per sé incontrollabile), bisognerà cercare di scardinare tale visione, proponendo attività matematiche in cui venga sottolineata l’importanza di processi quali esplorare, congetturare, mettere in relazione, argomentare,…

Vorrei sottolineare che nessuno studente nasce con la percezione di incontrollabilità della matematica: la costruisce nel corso dell’esperienza scolastica. L’insegnamento ha grosse responsabilità nella costruzione di una visione di sé negativa, o della matematica come disciplina di prodotti scollegati, e questo pone il problema di come fare a prevenire – oltre che superare - questi fenomeni. "

E' evidente l'esigenza psicologica di un contesto: alcune persone (studenti prima, professori dopo) con una particolare predisposizione naturale (che comunque può esistere o no!), colgono nella matematica un gioco divertente, ma quasi mai il contesto.
Ora, il mio rapporto con la materia e con chi me l'ha insegnata, rimane non idillico (uscito dal Liceo con 99, a causa della prova di matematica), ma posso dire che un contesto in cui si inquadra la matematica è quello della Logica che la realtà sembra seguire con buona approssimazione: se imparassimo a notare, fin dalla scuola, che i procedimenti logici che nascono dal 2+2 si sviluppano, si sommano, si aggrovigliano fino a spiegare, con buona approssimazione, i fenomeni naturali, sono convinto che la matematica ci starebbe più simpatica. A questo compito dovrebbe assolvere, nel triennio dei Licei, la Fisica, materia maltrattata da alcuni (o molti?) matematici che la ritengono una mera applicazione seria del gioco a cui si sono affezionati e che hanno imparato a ripetere a lezione per anni e anni fino alla nausea. La Fisica quindi offre un contesto, l'Informatica ne offre un altro ma il "linguaggio matematico" usato nell'Informatica è un po' complesso e quindi meglio la Fisica. Si insegni bene la Fisica a scuola allora! Si usino matematici per insegnare Matematica, Fisici per insegnare Fisica. A ciascuno il suo!

A proposito di citazioni letterarie, mentre le altre materie sono espressamente emotive (la Poesia) e hanno un contesto (la biologia nel contesto degli esseri viventi, la letteratura e l'economia nei contesti storici, geografici...) la Matematica, in mancanza di un contesto, appare arida ed è troppo suscettibile del rapporto con l'insegnante, che viene a ricoprire interamente la sfera emotiva della relazione fra il soggetto e l'oggetto dell'apprendimento. Come per chi segue una terapia farmacologica o psicologica, anche per l'apprendimento, il primo requisito risulta sempre essere la predisposizione emotiva: come Freud aveva notato un transfer nella fiducia nell'analista, requisito perchè la terapia psicoanalitica riuscisse, allo stesso modo l'insegnante di Matematica svolge un ruolo decisivo nell'apprendimento.

Allora prof, perchè Lei e i Suoi colleghi universitari che vi occupate dei settori scientifici in senso stretto, non vi impegnate personalmente nella rivisitazione delle modalità di insegnamento della matematica nelle scuole? La sfida è aperta!

domenica 30 marzo 2008

" A giro" su PubMed...

In una scienza così “inesatta” come la Medicina, l'aggiornamento è necessario almeno quanto la preparazione di base. Ecco perchè noi “futuri medici” siamo condannati allo studio perenne! La letteratura scientifica assolve al compito di aggiornare i professionisti attraverso riviste scientifiche facenti riferimento a associazioni di categorie professionali o di specialisti.

PubMed è un motore di ricerca limitato (si fa per dire!) alle pubblicazioni scientifiche che raccoglie, in un database, in forma integrale o parziale, sottoponendole al meccanismo del peer-review.


Nella home di PubMed, digitiamo l'oggetto della ricerca nella barra Search e restringiamo il campo a una categoria oppure cerchiamo per autore o per rivista. Per esempio, alla voce diabetes corrispondono 14383 voci ma, se restringiamo il campo a “Gene”, otteniamo solo 84 risultati.

Un'altra cosa simpatica è la possibilità di cercare, cliccando a sinistra, citazioni o “clinical queries”.

A tutto questo si aggiunge la possibilità di salvare le proprie ricerche, attraverso la registrazione ad un account.

Manca però la possibilità di lasciare dei commenti agli articoli (o sbaglio?) e questo sarebbe un passo verso la review attraverso i mezzi del social networking di cui parla il prof nella sua dispensa.

In attesa di poter sfruttare PubMed al meglio fra qualche annetto, enjoy the sun!

[Parole: 205 ... chiedo venia... come umile e sincera penitenza, prof, inserirò il mio post su google documents! flaviolab@alice.it ]

lunedì 24 marzo 2008

Hercules & love affairs - BLIND





Mi sono proprio fissato con questo video e questa canzone!!! La ragazza è molto carina, il testo mi piace, il ritmo è elegante e le immagini... oniriche! Ottimo per questo blog!

.......As a child, I knew /That the stars could only get brighter /And we would get closer...


venerdì 21 marzo 2008

Un po' di me...

Passerò la Pasqua a Firenze ma, mentre io scrivo sul blog, nella mia città succede ciò che i Tarantini vivono con un'emozione attesa per tutto l'anno.
Durante la settimana santa, Taranto rivive la tristezza e la gioia, sentimenti propri, per chi ci crede, del periodo della Quaresima e della Pasqua. I riti che caratterizzano la Settimana Santa tarantina sono organizzati da una confraternita della Chiesa del Carmine.

Già nel pomeriggio di giovedì santo, coppie di confratelli incappucciati e scalzi (perdoni) escono dalla chiesa a lunghi intervalli ed effettuano un pellegrinaggio verso le maggiori chiese del Borgo e del Centro storico dove sono allestiti i sepolcri. I perdoni sono così chiamati per il loro abbiagliamento e il bastone che ricorda quelli dei pellegrini che si recavano a chiedere il perdono.
Nella mezzanotte fra giovedì e venerdì santo parte la processione dell'Addolorata: centinaia di persone aspettano l'uscita della statua dalla chiesa di San Domenico nelle anguste vie del centro storico. Parte così una processione notturna dietro la bellissima e preziosa statua dell'Addolorata che si conclude alla chiesa del Carmine.

Una seconda processione, quella dei Misteri, con le statue raffiguranti i vari momenti della Passione di Cristo, parte invece dalla chiesa del Carmine e procede per tutto il borgo, e fa una sosta di preghiera nella chiesa di San Francesco di Paola, dove l'atmosfera si sente austera e pesante, quando i perdoni estenuati dal cammino scalzo e dal peso delle statue, contemplano la morte di Cristo e condividono un infinitesimo della sua sofferenza.
Questa processione termina sabato mattina alla chiesa del Carmine, dove la preghiera continua fino a mezzanotte quando le campane annunciano che Cristo è risorto!

Entrambe le processioni sono lentissime perchè i perdoni "nazzicano" ovvero camminano in maniera così lenta da dondolarsi a ritmo di musica funebre da un lato e dall'altro senza difatti muoversi in maniera apprezzabile. Una banda accompagna con marce funebre e il suono di una "troccola", uno strumento musicale popolare a percussione guida il corteo.

Per me un'emozione come poche! Auguri per una Pasqua davvero bella!
Freethinker

































domenica 16 marzo 2008

Io c'ho provato a spiegare cos'è il social networking...

Dopo aver passato una buona mezz'ora a spiegare al mio coinquilino in cosa consiste il social networking e tutte le cose che sto imparando in questo corso, mentre lui mi guardava con sguardo allucinato e mi chiedeva insistentemente "ma in pratica a cosa ti serve?" e io gli rispondevo "è la nuova frontiera della collaborazione globale!!!", ecco cosa mi ha scritto in una conversazione su msn (fatta da un computer all'altro in due stanze diverse del nostro bilocale):

"scusa sono impegnato a resettare il mio stek and fighters...con lo spak and Joint dello schermo con Tft attivo e con una gradazione di pixel proporzionale alla luminosità del tool bar...cmq puoi contattarmi dopo sulla mia rete LAN mondiale creata in 5 minuti con l'ausilio di un elettrodo con carburazione a F....cmq ti consiglio di riposare un pò la vista perchè gli UV emamati dallo schermo possono lesionare la sclera......"

Ora mi chiedo: gli avrò proposto la faccenda in maniera comprensibile?

sabato 15 marzo 2008

Stumbling and sharing, we'll live in peace!


“Vagabondando” nel web, mi sono “imbattuto” in StumbleUpon. Sono proprio queste due parole virgolettate, il principio su cui si basa questo servizio di social networking.

Ad una semplice registrazione su
che comprende la selezione degli interessi, e all'installazione della toolbar sul browser, segue la possibilità di esprimere un giudizio positivo o negativo sulle pagine su cui si sta navigando. Così la pagina viene aggiunta nel profilo personale dell'utente e questa viene automaticamente messa a disposizione degli altri utenti che possono “stumble upon” (= inciamparci) attraverso un click sulla toolbar, con le stesse modalità di un motore di ricerca. La naturale conseguenza è la possibilità di condividere opinioni, interessi, creare conversazioni, anche attraverso pagine personali e blog.

Il servizio è simile a quello di del.icio.us, ma StumbleUpon mi sembra ancora più intuitivo. Essendo davvero alle prime armi con il social networking, ma allo stesso tempo molto entusiasta, mi piacerebbe avere vostri commenti su questi servizi in generale e sulle differenze che riscontrate!
Let's share!!
E' proprio questo l'obiettivo del social networking, la libera circolazione delle idee. Un valore aggiunto della nostra società, che magari realizzerà sul web la “social catena” di leopardiana memoria.

[Parole: 199]

Bibliografia:

Pagine di Wikipedia circa StumbleUpon

La Ginestra, XXXIV da "I Canti" - Giacomo Leopardi

mercoledì 12 marzo 2008

"Truth is beauty. Beauty is truth" John Keats

Buongiorno! Stamattina mi sono svegliato più presto del necessario e così ho pensato di aggiornare il blog...

Nei miei pensieri da Freethinker, spesso mi chiedo se qualcosa è progettato, fra le altre cose, per essere bello.
Ad esempio, sono da poco uscito dal bagno dove "ho svolto le mie quotidiani abluzioni"; Il bagno di casa mia non è progettato per essere bello. Per quanto possa funzionare bene, è un bagno in una casa per studenti, ha delle orribili piastrelle color verdone a mezz'altezza e poi muro bianco, con un intonaco impuro, ecc...

Vi propongo invece qualcosa che è stato progettato per far godere la nostra vista e il nostro animo: il mare. La prima foto è il lungomare della mia città, Taranto. La seconda è una foto sulla costa orientale del Tarantino dove io ho trascorso tante estati... Quella nostalgia di Iodio... o forse qualcosa di più.




E ora non mi dite che questa è "semplice coincidenza di alcune specie biologiche e inorganiche"... che non ci credo!
Baci e abbracci!
Vs. Freethinker

domenica 9 marzo 2008

Fatboy slim - the joker

E' bene che conosciate un altro tassello di me... oltre alla tecnologia, Freud e il libero pensiero, amo in maniera... eccessiva i GATTI! Sono la nostra parte istintuale...
Godetevi il video carino e anche la canzone che non è male!
Enjoy your time!
Vs. Freethinker


sabato 8 marzo 2008

"Le donne vogliono avere emozioni a ogni costo" Balzac

Quando Dio creò la donna, era già al suo sesto giorno di lavoro facendo pure gli straordinari. Apparve un angelo e gli chiese:Come mai ci metti tanto tempo con questa ?” E il Signore rispose: Hai visto il mio Progetto per lei?” Deve essere completamente lavabilema non deve essere di plastica; avere più di 200 parti muovibili, tutte sostituibili; essere capace di funzionare con una dieta di qualsiasi cosa avanzi; avere un grembo che possa accogliere quattro bimbi contemporaneamente; avere un bacio che possa curare un ginocchio sbucciato o un cuore spezzato. E fará tutto solamente con due mani”. L’angelo si meravigliò:


Solamente due mani...:impossibile! E poi questo è solamente il modello base? E’ troppo lavoro per un giorno! Aspetta fino a domani per terminarla”. No, lo farò adesso” rispose il Signore. Sono così vicino a terminare questa creazione che ci sto mettendo tutto il mio cuore...

...Ella si cura da sola quando è ammalata e può lavorare 18 ore al giorno”. L’angelo si avvicinò di più e toccò la donna. Però l’hai fatta così delicata, Signore”disse l’angelo. E’ delicata - ribatté Dio - però l’ho fatta anche robusta. Non hai idea di quello che è capace di sopportare o ottenere”. “Sarà capace di pensare?” chiese l’angelo. Dio rispose: "Non solo sará capace di pensare, ma pure di ragionare e di trattare”. L’angelo allora notó qualcosa e allungando la mano toccó la guancia della donna...“Signore, pare che questo modello abbia una perdita...”
“Ti avevo detto che stavo cercando di mettere in lei moltissime cose.
Non c’é nessuna perdita...: è una lacrima”
lo corresse il Signore.
A che cosa serve la lacrima?” chiese l’angelo E Dio disse: “Le lacrime sono il suo modo di esprimere la sua gioia, la sua pena, il suo disinganno, il suo amore, la sua solitudine, la sua sofferenza e il suo orgoglio”.
Ciò impressionó molto l’angelo: “Signore, hai pensato a tutto. La donna é veramente meravigliosa!”.“Lo é” disse il Signore “Le donne hanno delle energie che meravigliano gli uomini. Affrontano difficoltà, reggono gravi pesi, però hanno felicità, amore e gioia.
Sorridono quando vorrebbero gridare, cantano quando vorrebbero piangere, piangono quando sono felicie ridono quando sono nervose” Lottano per ciò in cui credono. Si ribellano all’ingiustizia. Non accettano un ‘no’ per risposta quando credono che ci sia una soluzione migliore.

Amano incondizionatamente”.

giovedì 6 marzo 2008

Open source... aspettando l'ADE

Rieccomi dopo tanto tanto tempo sul mio blog a riaggiornarlo. Gli esami del primo semestre mi avevano veramente tolto il fiato e il tempo per aggiornarlo ma ora, vista anche la partecipazione di tutti gli altri studenti e lo stimolo dato dal prof, ho intenzione di continuare...
L'informatica mi è sempre piaciuta e col computer ci ho sempre avuto a che fare (ricordo i giochini che facevo partire sul floppy su MS DOS su un 2.8.6 del tipo di un gattino che rincorre i topi e poi sfugge dal cane, un giochino in bianco e blu sgranatissimo ma ci passavo veramente del tempo! Non ho 50 anni, solo 20, ma avendo avuto sempre un computer in casa, mi piaceva giocarci!) Ho sempre mantenuto questa passione per i computer come un hobby e questo, da una parte mi ha fatto "accomodare" impedendomi di imparare tante cose, dall'altra non potrebbe essere altrimenti perchè a volte proprio la pazienza se ne va a pallino davanti a sti aggeggi!
Ad ogni modo, ho proprio voglia di imparare qualcosa di nuovo e questo corso me lo sta permettendo. Ora farò l'ADE sull'open source e penso che sarà interesting al punto giusto!

Intanto, sapendo poco e niente di open source, posso dare una definizione un po'... approssimativa: è una filosofia di alcuni sviluppatori che licenziano programmi che possono essere diffusi senza costi di copyright. Risulato: si scaricano da internet LEGALMENTE programmi completi. Alla faccia di chi vede nell'era digitale la catastrofe, questo secondo me è decisamente un progresso della civiltà: mettere a disposizione di tutti dei beni multimediali ormai diventati di prima necessità. Anche perchè poi non ne possiamo più di queste lobby dell'informatica che fanno pagare programmi basilari centinaia e centinaia di euro!

Un bell'open source è WinPenPack, un pacchetto di programmi di tutti i tipi che potete installare su una chiavetta USB (occupa qualcosa come 170 Mb, meno di 1/5 di una chiavetta da 1 Gb che si vende ormai a 10 euro). Mi è capitato, usando computer dell'università, che questi mancassero di semplici programmi di scrittura o di modifica immagini. In questo "pack" c'è di tutto di più: programmi di scrittura, imaging, fogli elettronici, pdf readers e anche qualche accessorio tipo agendina...
Ganzo il mio zio che me l'ha fatto scoprire!

A presto risentirci!
Vs. Freethinker